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Arrivano le linee guida mondiali per la salute delle gengive

Quasi un miliardo di euro risparmiati ogni anno dai cittadini. Sono queste le stime degli esperti della Società italiana di parodontologia e implantologia (SIdP), che assieme ai colleghi europei, americani e asiatici hanno pubblicato le prime linee guida mondiali sulla salute delle gengive. L’argomento è di grande interesse per tutta la popolazione se si pensa che, solo in Italia, circa 20 milioni di persone over-35 hanno a che fare quotidianamente con gengive sanguinanti o dolenti e che spesso non si rendono conto di essere di fronte a un problema davvero serio. Se non trattata per tempo e nel modo corretto, infatti, l’infiammazione delle gengive (gengivite) diventa una vera e propria malattia (parodontite) che nella sua forma grave porta anche alla perdita dei denti con conseguenze spesso molto pesanti sulla salute, ma anche sul portafoglio. «Costa di più sostituire un solo dente perso per colpa della parodontite che curare l’intera bocca di un paziente nel quale la diagnosi è arrivata per tempo» spiega Maurizio Tonetti, presidente SIdP.

I danni della parodontite non si fermano alla bocca…

È sbagliato pensare che la parodontite sia solo una malattia delle gengive. «La parodontite è causata dai batteri presenti nella placca che resta sui denti in mancanza di una buona igiene orale» afferma Tonetti, ricordando che una delle conseguenze di questa cattiva salute delle gengive è la perdita dei denti. E avere denti mancanti o “traballanti” non aiuta certo una buona e salutare alimentazione: «La vitamina C è fondamentale per mantenere sane le gengive, ma chi soffre di problemi gengivali con conseguente perdita dei denti tende spesso a ridurre il consumo di frutta e verdura che sono ricche di questa preziosa sostanza, scegliendo invece alimenti più morbidi e ricchi di zuccheri e grassi» chiarisce Tonetti.
Ma la cattiva alimentazione – che in alcuni casi arriva alla malnutrizione – non è l’unica conseguenza della parodontite. Lo sanno bene gli esperti del settore che dopo un’attenta analisi dei dati scientifici disponibili, hanno pubblicato un documento (“Manifesto”) nel quale vengono messi in luce gli innumerevoli legami tra cattiva salute delle gengive e malattie che con la bocca sembrano non avere nulla a che fare.

«La parodontite è una malattia infiammatoria cronica legata a molteplici fattori con conseguenze potenzialmente negative sull’intero organismo» spiegano gli autori del manifesto, citando tra le potenziali malattie “spinte” o “sostenute” dai problemi gengivali il diabete, le patologie cardiovascolari, quelle respiratorie, quelle renali e l’ictus. La causa principale sarebbero i batteri presenti in bocca quando c’è parodontite e che possono passare nella circolazione sanguigna raggiungendo e spesso danneggiando altri organi.

Gengive più sane in 10 mosse

Che fare allora? «Il primo passo per evitare tutte le conseguenze negative della parodontite è la diagnosi precoce» spiega Tonetti, ricordando l’errore che quasi tutti compiono: rivolgersi al dentista solo quando i denti cominciano a cadere. E poi aggiunge: «Oggi esiste un semplice test chiamato Psr (Screening e Registrazione della salute parodontale) che permette di capire in modo rapido e indolore quanto le gengive sono infiammate o retratte». Inoltre, ottenere e mantenere gengive sane non è poi così difficile, come spiegano gli esperti che propongono un vero e proprio decalogo “salva gengive”:

1. Evitare il fumo.
2. Scegliere una dieta ricca di frutta e verdura per assumere una buona quantità di vitamina C.
3. Almeno due volte l’anno sottoporsi a una visita dal dentista e a una seduta con l’igienista dentale
4. Chiedere di eseguire il test di Screening e Registrazione della salute parodontale (Psr) durante la seduta dal dentista.
5. Lavare i denti almeno due volte al giorno per almeno 4 minuti in caso di infiammazione alle gengive.
6. Scegliere lo spazzolino elettrico invece di quello manuale.
7. Scegliere dentifrici specifici per denti e gengive sensibili
8. Usare gli appositi scovolini interdentali invece del filo interdentale.
9. Chiedere consiglio al proprio dentista sulla scelta e sull’uso del collutorio.
10. Rivolgersi subito al dentista in caso di gengive arrossate, che sanguinano o si ritraggono.

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