IMPIANTI DENTALI
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Implantologia: Cos’è un impianto dentale ?
Se ti manca un dente, la cosa più semplice e conservativa è mettere un impianto dentale. Un impianto è una radice artificiale in titanio. Il dentista la avvita nell’osso e un dente in ceramica può essere collegato a questa. I denti accanto non vengono toccati.
Un impianto dentale è composto da un perno in titanio che viene inserito nell’osso mascellare al posto della radice del dente naturale mancante, fungendo da supporto per il dente nuovo. L’impianto è composto da due componenti basilari e cioè una parte che corrisponde alla radice del dente che viene inserita all’interno di osso/gengiva durante l’atto chirurgico e poi un’altra componente che corrisponde alla corona del dente che viene avvitata o cementata alla componente primaria/radice tramite un moncone di connessione.
Gli impianti trasmettono le forze masticatorie all’osso mascellare, cio’ comporta la conservazione dell’osso mascellare naturale e aiuta a sostenere la struttura del viso.
Con i metodi convenzionali la sostituzione di un singolo elemento dentario tramite il ponte comporterebbe il limaggio e quindi un notevole sacrificio biologico di sostanza dentale per i due denti adiacenti al dente mancante ed inoltre il ponte, non trasmettendo le forze di masticazione all’osso sottostante, non consentirebbe la conservazione dell’osso mascellare naturale.
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Moderna implantologia
Oggi con la moderna implantologia è possibile riabilitare dal dente singolo a bocche con molti elementi dentari compromessi o ancora a bocche completamente edentule senza alcun elemento dentario residuo, e in tutti i suddetti casi esistono procedure standardizzate del tutto affidabili che consentono un ripristino veloce ed indolore della funzione masticatoria.
Fase di guarigione
La fase di guarigione a seguito dell’intervento di posizionamento implantare dura da 6 a 12 settimane, in funzione delle condizioni specifiche di ciascun paziente, ma in casi particolarmente favorevoli con presenza di osso in perfette condizioni, che consente una stabilità immediata dell’impianto a contatto con l’osso, si ha anche la possibilità di mettere subito il dente(corona) e quindi di praticare il cosiddetto carico immediato e cioè si mette una corona provvisoria sul’impianto lo stesso giorno dell’intervento chirurgico di posizionamento dell’impianto per poi eseguire la corona definitiva a distanza di qualche settimana.
Quando l’implantologia cominciò a muovere i primi passi, la tendenza prevalente era quella di posizionare, nella bocca dei pazienti che presentavano mancanza di alcuni elementi dentari o del tutto senza denti, quasi un impianto per ogni elemento dentario mancante.
Tendenza implantologica oggi
Oggi la tendenza è completamente invertita e diversi studi scientifici supportano anche la riabilitazione di una intera arcata dentale tramite soli 4 Impianti nella sistematica “ALL on four” ed inoltre se prima si cercava di posizionare gli impianti paralleli tra di loro e secondo l’asse di carico della masticazione già da parecchi anni si è visto a livello scientifico come anche gli impianti inclinati “impianti tilted” presentano una eccellente risposta in termini funzionali e biologici cosicchè a differenza di qualche anno fa in cui si effettuavano spesso ampi interventi di ricostruzione ossea proprio per avere un corretto asse di inserzione degli impianti ai fini poi della realizzazione della corone protesiche(denti), adesso la pianificazione di impianti angolati permette di sfruttare meglio le disponibilità di osso residuo nelle bocche dei pazienti bypassando strutture anatomiche sensibili (ad es. seno mascellare, nervo alveolare inferiore) e consentendo interventi chirurgici con minima invasività rispetto a ieri.
Restauro fisso su quattro impianti “ALL on four”
Chirurgia implantare computer guidata: implantologia senza bisturi
Si tratta di una delle più recenti acquisizioni nell’ambito della chirurgia implantare e consente al chirurgo un posizionamento implantare assistito da mascherine guida la cui realizzazione avviene a livello digitale, tramite software computerizzati, in seguito ad una programmazione su TAC della posizione 3D dell’impianto all’interno della cresta ossea. Tale metodica in alcuni casi, particolarmente favorevoli per condizioni di volumi ossei disponibili, consente al chirurgo di evitare l’incisione e l’apertura della gengiva tramite bisturi e di conseguenza il bisogno di dare punti di sutura non essendoci una soluzione di continuità o ferita chirurgica da suturare.