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I diastemi: Diagnosi e Terapia

I diastemi
Troppo spazio tra i denti?

soluzioni per un problema estetico e funzionale

Molte persone ne vanno fiere e ne fanno il loro segno distintivo, altre ne fanno il loro cruccio e pensano sempre che l’occhio dell’osservatore cada lì, sul diastema, la “finestra”, lo spazio vuoto tra i denti che interrompe e fa da cesura all’interno dell’armonia del sorriso.

 

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Molti vip sfoggiano il loro sorriso diastemato e ne hanno fatto il loro segno distintivo

 

Sono varie le cause che portano alla tipica conformazione diastemata, dalla discrepanza tra la grandezza dei denti e la dimensione dell’osso e gengiva, al disallineamento dei denti anche dovuto a abitudini viziate come succhiamento del dito in età infantile, allo sventagliamento dei denti per perdita di supporto osseo causata da malattia parodontale.

Le conseguenze per la mancata correzione dei diastemi interdentali possono essere innocue in alcuni casi, più gravi in altri. È importante per il paziente che il professionista esegua una accurata diagnosi in modo da stilare uno scrupoloso piano terapeutico nel caso in cui vi sia necessità di trattamento.

Nel caso di migrazione dei denti per perdita di tessuti parodontali è importante infatti stabilizzare la malattia parodontale per fermare il riassorbimento osseo.

La presenza di diastemi può inoltre creare problemi gengivali localizzati per il continuo trauma da impattamento del cibo.

Se invece la presenza dello spazio tra i denti non crea problemi funzionali ma solamente estetici è importante che la diagnosi sia condotta dallo specialista di estetica o/e ortodonzia per decidere quale trattamento porre in essere.

 

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Una dettagliata diagnosi estetica coadiuvata da fotografie e strumenti digitali è necessaria per stilare il piano di trattamento più adatto alle esigenze del paziente

Nel caso di denti piccoli, infatti, con la sola chiusura ortodontica del diastema, con l’apparecchietto, non si otterrebbe un sorriso soddisfacente. Bisogna infatti creare un progetto estetico che comprenda anche l’armonia del sorriso nel contesto del volto e delle labbra, e l’esposizione dentale, che fa la differenza nell’ottenimento del sorriso che soddisfi i desideri del paziente e realizzi il progetto condiviso con il clinico.

Spesso infatti con le nuove tecniche di protesi estetica no-prep e prep-less, cioè con faccette addizionali in ceramica che ricoprono i denti in maniera super estetica  e mimetizzante, si riescono contestualmente a chiudere gli spazi e correggere anche eventuali difetti estetici e di colori ottenendo il classico sorriso da cinema.

Le faccette vengono progettate digitalmente e il progetto viene stampato in 3d cosi da ottenere una previsualizzazione estetica direttamente sovrapponibile in bocca del paziente senza toccare il dente, in maniera totalmente reversibile. In questo modo, con questo mock-up estetico, paziente e dentista, che diventa così uno smile designer, possono concordare sull’effetto che si vuole avere senza sorprese, prima di iniziare.

Una volta create le faccette,  sottilissimi gusci spessi come lenti a contatto, esse vengono cementate sul dente sfruttando i nuovi performanti materiali adesivi che creano un tutt’uno tra dente e restauro protesico.

In alcuni casi prima di pensare alle faccette il clinico dovrà prima apporre un apparecchio che sistemi i denti preparandoli alla fabbricazione delle faccette.

 

Esistono in commercio nuovi apparecchi, che sono l’evoluzione di tecniche ortodontiche sviluppate negli anni che prevedono già nella costruzione dell’apparecchio un set-up, ovvero un progetto reale e fedele del caso finito, su cui viene fabbricata l’intera terapia di spostamento dei denti in modo da non avere differenze di risultato tra ciò che si era stabilito e il risultato finale che si ottiene. Questo tipo di tecnologia si differenzia per questa predicibiltà di risultati dalle tecniche convenzionali con piastrine incollate sui denti a mano libera dall’ortodontista.

La cosa sorprendente è che questo tipo di apparecchio è incollato sulla superficie interna dei denti e risulta completamente invisibile e quindi fruibile anche da adulti.

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PRIMA-In questo caso il diastema e la concomitante malocclusione sono stati trattati con ortodonzia linguale in modo altamente predicibile e a impatto estetico 0. l’apparecchio infatti era incollato sulle superfici interne dei denti

 

 

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DOPO- fotografia scattata a fine trattamento ortodontico linguale

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