Le otturazioni in amalgama di mercurio sono uno dei topic più controversi in odontoiatria.
La comunità scientifica e l’opinione pubblica e l’attenzione dei media si dibattono da decenni sulle conseguenze della presenza di metalli in bocca, su quanto questi siano inerti e biocompatibili e se le caratteristiche biomeccaniche possedute dalle ricostruzioni metalliche possano essere presenti in altri materiali.
La moderna odontoiatria conservativa si è sempre più indirizzata al restauro del dente cariato con tecniche adesive e materiali estetici, ma ancora oggi diversi dentisti tengono a sottolineare i vantaggi dell’uso dell’amalgama, come la versatilità e facilità d’uso e la resistenza alla compressione. Non è raro trovare in bocca ai pazienti otturazioni fatte vent’anni fa e ancora oggi valide e senza alcun problema.
Oggi sarebbe quasi improponibile proporre restauri in amalgama per la loro estetica , per i tatuaggi (macchie alle gengive create dall’otturazione), per la scarsa adesione, per il fatto che la preparazione del dente richiesta è troppo aggressiva
In verità, gli studi scientifici più accreditati e le società scientifiche che dettano le linee guida cui i professionisti devono attenersi nella clinica non danno indicazione alla rimozione di denti o otturazioni metalliche. Non c’è evidenza scientifica di correlazioni tra presenza di amalgama in bocca e malattie sistemiche.
Tutti i siti e blog che trattano l’argomento a favore dell’incriminazione delle otturazioni hanno una casistica irrilevante; due casi su quindici non possono far cambiare leggi o linee guida e sarebbe il caso che si investissero maggiori risorse in ricerca, per scongiurare problemi di salute per i nostri pazienti.
Inoltre allergie, infiammazioni croniche e stimolazioni di reazioni autoimmuni cosi aspecifiche sono difficili anche da dimostrare e considerare.
L’approccio che lo Specialista conservatore ha nei confronti delle otturazioni in amalgama è indagare con esami radiografici, esame obbiettivo e fotografico a alti ingrandimenti le condizioni delle amalgama. Spesso, infatti le amalgama fatte molti anni fa non sigillano più perfettamente il dente dalla bocca con riformarsi di carie o sintomatologia e per la loro rigidità possono creare anche infrazioni dello smalto e della dentina, con rischio di compromissione della permanenza in bocca del dente e del mantenimento della sua vitalità. Spesso inoltre quando tutte queste patologie sono escluse ma si rimuove l’amalgama per sostituirla con restauri estetici si trova della carie sotto che è andata avanti nel tempo, proprio per lo scarso sigillo, per la mancata chiusura ermetica sul dente.
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La rimozione dell’amalgama va operata sotto uno stretto protocollo clinico. Le otturazioni in amalgama in forma solida sono per lo più innocue e inerti, ma la loro rimozione tramite polverizzazione invece potrebbe liberare mercurio. Sia paziente che operatore devono essere protetti dalle polveri. Fondamentale è l’uso della diga di gomma e di piccolissimi strumenti che possano liberare il dente dall’otturazione per poi staccarla lasciandola intera. Utile è l’uso di aspiratori chirurgici che evitino la dispersione del materiale e occhialini e mascherine per proteggere le mucose.
Successivamente verranno attuate sul dente procedure adesive e sigillanti e restauri estetici e altamente e biocompatibili.